Il vino rosso della Franciacorta e anche un classico di Ca’ del Bosco. Dotato di una ben precisa fisionomia, frutto di una cultura storica valorizzata e reinterpretata in chiave moderna.
Vinificato per la prima volta con la vendemmia del 1975, è nel patrimonio genetico della tradizione contadina della zona, dove da sempre viene prodotto. Comunemente chiamato “burdonsì magher”, è l’ennesima testimonianza dell’autentica vocazione storica per la produzione delle uve nere. Cresciuto con il nome originario di Franciacorta Rosso DOC, è stato successivamente denominato Terre di Franciacorta e poi Curtefranca Rosso. Con l’annata 2016 prende il nome Corte del Lupo. Questi due termini sono ben raccontati dalla nuova etichetta che racchiude l’essenza del terroir e legittima la qualità viticola di Ca’ del Bosco: la vigna, la Corte, l’abbraccio del bosco e i lupi, guardiani fedeli del dominio.
Nella Vendemmia 2020 la macerazione a contatto con le bucce è durata 20 giorni per il Merlot e per il Carménère, 21 giorni per il Cabernet Franc e il Cabernet Sauvignon. La fermentazione alcolica e la macerazione sono state condotte gestendo accuratamente la temperatura e le follature. I rimontaggi sono stati effettuati giornalmente, utilizzando una coppia di serbatoi elevatori nei quali il vino, spillato dal fondo del tino, viene trasferito per gravità. Il vino, portato in quota dai serbatoi volanti, viene riversato nel tino, ad alta portata, per sommergere il “cappello”. Nulla di più naturale ed efficace per estrarre delicatamente il colore e i tannini. Alla svinatura i vini, ancora caldi, vengono travasati in piccole botti di rovere. Solo dopo la fermentazione malolattica, in pieno inverno, si procede al travaso e all’assemblaggio dei diversi lotti. Nasce così il “Corte del Lupo Rosso”, che prosegue il suo affinamento in legno e in acciaio per circa 24 mesi. In seguito il vino viene imbottigliato per gravità, in modo naturale. Grazie ad innovativi rubinetti “a cannula lunga” il vino risale dal fondo della bottiglia senza laminare, senza scuotimenti e non subisce alcuno shock ossidativo. Nessuna aggiunta di solfiti in questa fase, a garanzia di integrità e salubrità. Infine ogni bottiglia confezionata viene marcata in modo univoco, per garantirne la tracciabilità.








